Una rinascita del funk? (2013 - 2016)

Evoluzione dei generi R 'n' B e soul, il funk si caratterizzò fin dagli inizi per la sue enorme energia ritmica e velocità, ma anche ripetitività. Si sviluppò già a partire dalla seconda metà degli anni '60 ed ebbe un grande successo nei '70, sulla scia del nuovo genere disco che assorbirà la matrice funky commercializzandone le sonorità più orecchiabili. Nonostante il suo picco di popolarità sia da collocare, come detto, in un arco cronologico ben definito, il funk non ha mai smesso di influenzare e stimolare altri generi, e gode tuttora di una certa popolarità, come si vedrà.
Ciò che vorrei qui discutere è la possibilità di definire, nell'arco cronologico 2013 - 2016 e auspicabilmente oltre, una vera e propria "rinascita" ( il senso di questo termine verrà specificato meglio alla fine) di questo genere, non tanto come una riproposizione ex abrupto e propriamente detta del genere, ma come un'ennesima conferma che l'atteggiamento funky resta ben vitale in musica, e contribuisce ad arricchire il panorama pop contemporaneo.
Il 2013 si è contraddistinto infatti per la presenza, sulla scena musicale, di due principali pezzi che possono essere ricondotti al funk.
In aprile, infatti, esce Get Lucky, stellare pezzo dei Daft Punk, impreziosito dalla presenza, alla chitarra, del grande Neil Rodgers, protagonista, già dagli anni settanta, della scena disco-funk con gli Chic. Il pezzo si contraddistingue subito per un riff chitarristico tipicamente funky, che si mantiene costante praticamente per tutta la canzone, e un testo decisamente evasivo che ricorda la musica disco. E' un pezzo non caratterizzato da grande complessità, nonostante l'inserimento di parti elettroniche nella seconda parte della canzone, che tuttavia è riuscito ad ottenere un grande successo portando una ventata d'aria fresca nel panorama pop di quell'anno.

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Dal gusto decisamente meno genuino, ma di maggior successo dal punto di vista commerciale, è stato Blurred Lines, singolo nato dalla collaborazione di Robert Thicke con T.I. e Pharrell Williams e pubblicato alla fine di marzo. E' un pezzo maggiormente avvicinabile ad una forma contemporanea di R and B, caratterizzato da parti rappate e da un ritornello accattivante, si è distinto per il contenuto decisamente provocatorio che ha scatenato non poche polemiche per il suo testo, e soprattutto per la sua clip video, accusati di essere sessisti e maschilisti. Nonostante il grande successo di Blurred Lines, i suoi autori sono stati condannati per plagio a pagare una somma pari a 7,3 milioni di dollari ai familiari del cantante, defunto nel 1984, Marvin Gaye . (1)
Altri pezzi riconducibili al funk che hanno avuto successo nel 2013 sono stati Treasure di Bruno Mars e la pubblicazione postuma di Michael Jackson, Love Never Felt So Good.
Anche la stagione 2014- '15 ha rappresentato una grande ripresa delle sonorità funky.
Da segnalare, in particolare, il pezzo Uptown Funk, nato dalla collaborazione di Bruno Mars e Mark Ronson, compreso nell'album Uptown Special, che vede lo stesso Ronson collaborare con altre pop-star di rilievo. Senza il rischio di esagerare, si può definire la canzone in questione davvero magnifica. Il riff di chitarra iniziale è inconfondibilmente funky e accompagna una canzone che, sia dal punto di vista musicale sia da quello scenografico, incarna bene lo spirito dei '70, pur risultando apprezzabilissimo anche da parte degli amanti del pop.
Avvicinandoci più al periodo attuale, da segnalare, per l'anno 2016, Kill the Lights, pezzo frutto della collaborazione di Alex Neweell e Dj Cassidy, nonché della partecipazione, ancora una volta, di Nile Rodgers. Inconfondibile ancora una volta la presenza del chitarrista newyorkese, che ci getta in un'atmosfera decisamente disco. Niente influenze rap o R'n'B, ma fedele riproduzione del groove da discoteca di fine anni '70.
La fine del 2016 vede anche la ribalta dell'album 24k Magic, e dell'omonimo singolo, che ha riscosso grande successo internazionale. In questo caso si tratta di un'efficace fusione di disco, funk e anche di sonorità più vicine al pop, sicché il prodotto finale non è particolarmente funky, eppure possiamo
benissimo comprenderlo in questa nostra carrellata dato l'alto livello di groove e di potenza ritmica.

Per concludere, posso solo rallegrarmi dell'importanza che il funk continua ad avere nel panorama musicale attuale. Certo, il contesto altamente commerciale in cui viene a trovarsi non favorisce gli ascoltatori inesperti nel ricondurre certe sonorità al genere da cui traggono origine. Tuttavia non mi sento di dire che il funk venga in questo modo snaturato. Esso è pur sempre riconoscibile, anche in canzoni molto diverse tra loro, perché ha caratteristiche specifiche ben individuabili. Non si tratta forse di una rinascita nel senso di un definitivo ritorno del funk al centro della scena musicale popolare, cosa che mi sembra piuttosto utopica. Per chi non abbia avuto, come il sottoscritto, la fortuna di vivere gli anni ruggenti del funk e della disco, rappresenta però un bel modo per riscoprire atmosfere che altrimenti resterebbero per noialtri decisamente oniriche.

Note

(1): http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/11/blurred-lines-condannati-pharrell-williams-robin-thicke-plagio-marvin-gaye/1495949/

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