Le lingue del mondo - Le lingue indo-europee

Le lingue indo-europee costituiscono una famiglia linguistica estremamente ampia e diffusa sul pianeta: oggi vengono parlate in ognuno dei continenti e contano oltre 3 miliardi di parlanti nativi.
Documentate fin dalla più remota antichità (l'ittito è documentato fin dal XVI secolo a.C. se non prima), esse comprendono lingue originarie di territori compresi tra l'Europa continentale e i confini occidentali della Cina.
La famiglia linguistica indo-europea comprende oggi (ho segnalato solo le principali lingue di ogni sotto-famiglia):
-Lingue romanze (derivate dal latino volgare): italiano (e dialetti), francese, spagnolo, portoghese, romeno.
-Lingue germaniche (derivate dal germanico comune): inglese, tedesco, olandese, afrikaans, fiammingo, yiddish, danese, svedese, norvegese, islandese, faroese (Isole Faer  Øer).
-Lingue slave (slavo comune): russo, ucraino, bielorusso, polacco, slovacco, ceco, sloveno, serbo-croato, bosniaco, macedone, bulgaro.
-Lingue baltiche (baltico comune): lituano e lettone (ma non l'estone, che è una lingua ugro-finnica).
-Lingue celtiche (celtico comune): irlandese, gaelico scozzese e mannese (isola di Man), gallese, bretone, cornico.
-Neogreco o greco moderno, unico discendente del greco antico.
-Albanese, forse derivato dall'antico idioma illirico o dal tracio.
-Armeno
-Lingue iraniche (proto-iranico): persiano moderno o farsi, pashtu, beluci, curdo.
-Lingue indo-arie (proto-indo-ario): indostano (hindi e urdu), bengalese, punjabi e altre lingue dell'india settentrionale e centro-occidentale.

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Queste sono solo alcune delle lingue indoeuropee oggi parlate nel mondo. Per ognuna di queste sotto-famiglie, infatti, esistono dialetti, varianti e lingue minori che, per la legge dei grandi numeri, non vengono quasi mai prese in considerazione.
Sebbene le lingue indo-europee condividano tra loro molte caratteristiche, solo nei primi decenni dell'Ottocento ci si rese conto che molte lingue d'Europa e alcune di quelle dell'Asia erano talmente simili per lessico e per struttura grammaticale da dover essere in qualche modo apparentate. La scoperta della parentela indoeuropea la si deve al lavoro di linguisti come Franz Bopp (1791 - 1867) e Rasmus Rask (1787 - 1832).
Dacché chi scrive è parlante nativo di una lingua indoeuropea e data l'importanza (almeno numerica) di questa grande famiglia di lingue, nei prossimi articoli si dedicherà molto spazio ad alcuni domini linguistici indo-europei (in particolare romanzo, germanico, celtico e indo-iranico).

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