La tragica fine del rock psichedelico (1970-1971)

Risultati immagini per interstellar overdrive

La fine degli anni '60 è universalmente nota come epoca della contestazione. L'onda polemica, che fondamentalmente era sorta in seno alle rivendicazioni operaie, avrebbe finito per investire l'intera cultura giovanile, coinvolgendo le concezioni tradizionali dei sistemi di organizzazione politica, dell'istruzione e della morale. In stretta connessione con questa atmosfera, il rock conosce una vera e propria rivoluzione al suo interno. The Jimi Hendrix Experience, Cream, The Doors, Led Zeppelin, Pink Floyd. Sono solo alcune delle importanti band destinate a tracciare una delle pagine più dense della storia del rock e della musica contemporanea. Pur molto diversi tra loro, nell'immagine che danno di sé e nel tipo di musica, questa grande platea di artisti ha in comune proprio il fatto di appartenere, almeno da un punto di vista anagrafico, alla generazione della contestazione. Si fanno portatori, più o meno consapevolmente e più o meno entusiasticamente, di alcuni dei messaggi più noti della contestazione: uso spregiudicato delle droghe (psichedeliche), pacifismo, amore libero e nessun rispetto per la morale tradizionale del 'buon cittadino'. Dal punto di vista musicale, si fanno portatori di stili inediti e innovatori: distorsioni pesanti, uso massiccio di apparati elettronici, composizioni allucinanti e allucinate, testi ermetici e nirvanici. Il loro obiettivo? Portare l'ascoltatore in una 'dimensione superiore', quasi che l'esperienza musicale potesse rappresentare l'unico accesso ad mondo diverso, ultra-terreno.


Gli inizi: il biennio '66-'67

Quando si tratta di correnti imponenti e rivoluzionarie non è facile individuare date specifiche e distinguere i predecessori dai rappresentanti veri e propri. Ad ogni modo, mi sembra di poter individuare l'inizio del rock psichedelico tra il 1966 e il 1967.
In questi due anni escono album significativi: nel 1966 gli Yardbirds, dopo l'abbandono di Eric Clapton, pubblicano Roger the Engineer. L'ingresso nel gruppo del sostituto di Clapton, Jeff Beck, segna lo spostamento del sound della band verso lo sperimentalismo e la psichedelia.



Intanto Clapton, con Jack Bruce (basso) e Ginger Baker (batteria), fonda i Cream: si tratta di una delle più importanti e innovative band del periodo. Grazie ad una fusione di blues, rock, jazz nonché al ricorso ad un nuovo stile 'acido', il gruppo si piazza subito alla testa del movimento psichedelico. Nel 1966 pubblica Fresh Cream e l'anno successivo Disraeli Gears.





Sempre sulla scena inglese, i Beatles danno una svolta psichedelica al loro stile pubblicando Sgt. Pepper's Lonely Heart Club Band, dando un impulso essenziale a quello che sarebbe divenuto il pop psichedelico.



Intanto anche oltreoceano la nuova musica muove i propri passi. White Rabbit dei Jefferson Airplane è considerato uno dei manifesti della psichedelia e del movimento hippie. Il brano, contenuto nell'album dal titolo emblematico Surrealistic Pillow, è una successione di riferimenti espliciti all'uso di droghe in grado di alterare la coscienza ed aprire nuove porte della realtà:


One pill makes you larger, and one pill makes you small
And the ones that mother gives you, don't do anything at all
Go ask Alice, when she's ten feet tall
And if you go chasing rabbits, and you know you're going to fall
Tell 'em a hookah-smoking caterpillar has given you the call
And call Alice, when she was just small
When the men on the chessboard get up and tell you where to go
And you've just had some kind of mushroom, and your mind is moving low
Go ask Alice, I think she'll know
When logic and proportion have fallen sloppy dead
And the white knight is talking backwards
And the red queen's off with her head
Remember what the dormouse said
Feed your head, feed your head



Parallelamente, i Doors pubblicano il loro primo album, The Doors, il cui singolo, Light My Fire, sarà destinato a divenire uno dei brani più iconici del periodo e della storia del rock. Il gruppo si caratterizza per un'importante presenza di tastiere e per uno stile in linea col blues rock di metà anni '60, ma arricchito di elementi jazz e latino-americani.


Il 1967 è segnato poi dal debutto di una band destinata a scrivere la storia del rock non soltanto psichedelico. E' questo infatti l'anno in cui esce The Piper at the Gate of Dawn dei Pink Floyd i quali, guidati dal tanto eccentrico quanto geniale Syd Barrett, chitarrista e compositore, si affacciano alla scena musicale lanciando una vera e propria bomba: Interstellar Overdrive è sicuramente il pezzo strumentale più complesso ed elaborato di questa prima fase del rock psichedelico. Ciò che distingue i Pink Floyd da molte delle altre band della scena psichedelica anglo-americana è il loro atteggiamento estremamente sperimentalista ed autonomo; le radici blues del rock classico nei Pink Floyd, sebbene non siano assenti, sembrano estremamente attenuate; la loro innovatività fa maggiormente leva su atteggiamenti orchestrali e sulla vena creativa di Barrett.


Il '67 è anche l'anno in cui Jimi Hendrix fa l'ingresso sulla scena musicale mondiale con la Experience. Il primo album, Are You Experienced?, stravolge completamente gli stilemi del rock e segna una traccia profonda sulla storia del genere. Il mix tra potenti riff rock, distorsioni e feedback spinge a creare una nuova categoria musicale: il rock acido. L'utilizzo dell'aggettivo 'acido' è volutamente ambiguo: ci si riferisce tanto al suono, sporco e aggressivo, quanto alle droghe utilizzate spesso in fase di composizione da parte degli artisti, gli acidi appunto (LSD, mescalina, ...).


Il '68: l'apice della contestazione e i primi segnali di crisi

Il 1968 è l'anno più rocambolesco della contestazione. I movimenti studenteschi riescono a creare disordini e a mettere temporaneamente al muro le istituzioni, senza però ottenere, in definitiva, alcun risultato concreto. Risultati migliori ottennero le lotte operaie.
Dal punto di vista musicale, il '68 rappresenta una prima fase di crisi della psichedelia. Per la fine dell'anno, i Cream si sarebbero sciolti. I componenti avrebbero proseguito ognuno con la propria carriera solista, senza che nessuno dei tre sarebbe riuscito a raggiungere le vette del passato. In particolare Eric Clapton, che non intendeva proseguire sulla linea innovatrice del gruppo, avrebbe avviato una carriera solista caratterizzata da sonorità più vicine alla musica pop. Tra il '67 e il '68, poi, si consuma la parabola di Syd Barrett che, dopo continui ed evidenti segnali di squilibrio mentale, viene escluso dalla band da lui stesso creata. Nel frattempo, ai Pink Floyd si era aggiunto il giovane e promettente David Gilmour, ingaggiato inizialmente per supportare Barrett. La vicenda di Barrett è forse uno dei primi segnali dello sgretolamento del sogno psichedelico. Grande estimatore e fruitore di droghe di qualsiasi tipo, Syd Barrett rappresentava la fonte creativa di tutti gli sforzi dei primi Floyd. Tra il 1967 e il 1968 però il cantante e chitarrista non era più in sé. I suoi atteggiamenti, già notoriamente eccentrici, erano divenuti del tutto insostenibili. Le cause del suo crollo psichico non sono state chiarite. E' quasi certo, comunque, che se le droghe ebbero un qualche ruolo in questo processo degenerativo, Barrett doveva soffrire di qualche disturbo mentale preesistente (come la schizofrenia). Sebbene non letalmente, quindi, Syd Barrett sarebbe stato solo uno dei primi protagonisti della psichedelia a perdere i contatti con la realtà e a 'scomparire'. E' chiaro, poi, che dopo l'abbandono di Barrett, i Pink Floyd si sarebbero allontanati progressivamente dalla psichedelia per abbraccia il nascente prog-rock.

1968-1971: la fine del sogno

Intanto i protagonisti del rock muovevano passi avanti: Jimi Hendrix, The Doors, Rolling Stones e Led Zeppelin sono solo alcuni dei nomi che risaltano sulla scena musicale di questi anni. Alcuni di questi, come Hendrix o i Doors, avrebbero proseguito fruttuosamente sulla strada dell'innovazione psichedelica; altri avrebbero frequentato la psichedelia solo accidentalmente e comunque senza un atteggiamento troppo impegnato.
Tra gli album più importanti di questo periodo ricordiamo il monumentale The Electric Ladyland (The Jimi Hendrix Experience) e Morrison Hotel (The Doors).





Dopo The Electric Ladyland Hendrix comincia a mostrarsi insofferente nei confronti dell'industria musicale da cui si sente ingabbiato e limitato. Il biennio '69-'70 vede Hendrix impegnato nello sforzo di creare uno stile inedito: l'ultimo album registrato dal chitarrista, Band of Gypsys (1970), è un'impressionante commistione di taglienti riff rock e ritmiche funky, con una componente psichedelica sempre ben presente, sia nel suono sia nei testi. L'album, a volte trascurato dalla critica hendrixiana, è secondo me uno dei più significativi di Hendrix: è uno dei primi esempi del funk-rock. Lo spirito di innovazione di Jimi Hendrix sarebbe però purtroppo morto con lui in quello stesso 1970. Il 18 settembre viene trovato in stato comatoso e cosparso di vomito, nella sua stanza d'albergo. Non dà segnali di coscienza. Giunge sul luogo l'ambulanza, i cui sforzi di rianimare il musicista a nulla valgono. Verso le 12 e 45 ne viene ufficialmente dichiarata la morte. Il referto finale registra un decesso da soffocamento da vomito, dovuto a un pericoloso mix di alcool e barbiturici. E' uno shock per il mondo della musica. L'Experience era definitivamente conclusa. Uno dei maggiori innovatori della scena rock della storia se ne era andato, e con lui chissà quante dimensioni musicali ancora da scoprire.
Sarebbe stato solo l'inizio di una serie di decessi nella scena musicale avvolti da dubbi e perplessità. Il 4 ottobre di quello stesso anno un'overdose di eroina è fatale per la cantante Janis Joplin dei Big Brother and the Holding Company. Jim Morrison , in preda ad una crisi esistenziale e profondamente impressionato dalla morte di Hendrix, si rifugia con la fidanzata a Parigi, lasciando da parte i Doors. Quella che però doveva essere una 'pausa di riflessione' si conclude in tragedia. Il 3 luglio del 1971 viene trovato morto nella sua vasca da bagno. Nessuna autopsia. Sembra che il cuore di Morrison non abbia retto a quella vita di eccessi che egli indefessamente perseguiva, ma le circostanze specifiche in cui morì non sono state chiarite del tutto.

Nel giro di pochi mesi, tre tra i più importanti protagonisti di un'epoca se ne erano andati. Tutti e tre a 27 anni. Con loro si sarebbe chiuso un ciclo. In effetti, con la fine del 1971 il movimento psichedelico sembra esaurito. La contestazione è sepolta e gli altri artisti che avevano inaugurato il movimento si erano già diretti verso altre direzioni.
Con tutta evidenza era stato infranto un sogno, o un'illusione. L'illusione di poter creare qualcosa di profondamente intenso e travolgente e allo stesso tempo rimanere ben saldi nella propria dimensione fisica e psichica. Già Syd Barrett aveva pagato il debito con la psichedelia, estraniandosi da quel mondo musicale che egli pure aveva contribuito a creare. Per quanto riguarda gli altri, si apprese ben presto che la ricerca di una vita 'vissuta al massimo' poteva rivelarsi una discesa verso il baratro della morte. Artisti come Jimi Hendrix e Jim Morrison avevano sicuramente creato qualcosa di grande, talmente grande da rimanerne inghiottiti. La vita in cambio di una fama leggendaria imperitura.

Commenti

Post più popolari