Riscrivere la storia di Jimi Hendrix

INTRODUZIONE
James Marshall Hendrix è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti protagonisti della storia della musica rock. Il suo lascito ha avuto un ruolo fondamentale per gli sviluppi di molti generi musicali, non soltanto il rock.
Se questa analisi introduttiva non richiede di essere appurata o rivisitata, vi sono alcuni equivoci di fondo nella corretta interpretazione dell'opera musicale di Jimi Hendrix. Per citare Rickey Vincent:
L’eredità lasciataci da Jimi Hendrix è stata fraintesa nel modo più assoluto. Hendrix fece e continua a far parte della tradizione rock (il che sta a significare tradizione "bianca"), nonostante il suo retaggio afroamericano, la sua formazione musicale in ambienti neri e il suo lavoro in band composte esclusivamente da neri; sebbene la sua vita di musicista di colore sia stata strettamente legata alla sua identità e al suo retaggio, molti “storici” del rock parlano di lui esclusivamente in termini di rock. (R. Vincent, Funk!: il ritmo, la musica, i protagonisti,  edizione italiana, Odoya srl) 
Ciò che è implicito in questa affermazione è che bisognerebbe ricollocare Jimi Hendrix nelle giuste coordinate musicali, vale a dire non soltanto quelle del rock e della psichedelia, ma anche del blues, del funk e della black music in generale.
Cercherò quindi di ripercorre la carriera del chitarrista di Seattle per analizzare, una ad una, le componenti che hanno reso la sua musica così rivoluzionaria.

BLUES, (ACID) ROCK E PSICHEDELIA
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L'ingresso di Jimi Hendrix sulla scena musicale mondiale fu a dir poco esplosivo, ma non si può dire che fu per lui altrettanto facile.
James Marshall Hendrix (questo il nome completo) era nato a Seattle il 27 novembre del 1942. La sua infanzia fu molto difficile e traumatica, a causa dei problemi di povertà e familiari (la madre Lucille sarebbe morta nel 1958); tuttavia, già in giovane età Jimi si avvicina alla musica, in particolare al blues, al jazz e al rock 'n' roll, oltre che alla musica classica (di cui avrebbe sempre affermato di essere un assiduo ascoltatore).
Dopo le iniziali esperienze (di cui riparleremo più sotto), finalmente nel 1966 mette su una propria band, la Jimi Hendrix Experience, il cui primo album (Are You Experienced?) sarebbe uscito l'anno successivo. Il successo è straordinario. La nuova band fonde ritmiche blues-rock ed effetti elettronici innovativi (siamo nell'era del rock psichedelico), che la fanno avvicinare ad altri gruppi come The Doors, Pink Floyd, Cream.

JIMI HENDRIX E IL FUNK
La collocazione della Jimi Hendrix Experience nel filone psichedelico del blues-rock è sicuramente corretta, quanto meno per questa fase iniziale; tuttavia, dovremmo riascoltare questo primo album anche alla luce della storia del funk e delle sue sonorità. Per solito si colloca la nascita di questo genere verso la fine degli anni '60, e James Brown ne è considerato uno dei padri fondatori. In questo contesto, dovremmo considerare la breve esperienza di Jimi Hendrix come chitarrista degli Isley Brothers. Mi riferisco in particolar modo alla canzone Testify che, datata 1964, sembra a tutta prima una delle prime canzoni funk della storia. Il fatto che Jimi Hendrix all'inizio degli anni '60 suonasse con gli Isley Brothers, con una band che insomma è inquadrabile pienamente nel rhythm and blues e sostanzialmente nel (proto)funk sta ad indicare che le radici black della musica di Jimi dovevano essere ben solide.

RILETTURA DELLA MUSICA DI JIMI HENDRIX IN OTTICA FUNKY
Una volta chiarito il background musicale di Jimi Hendrix, possiamo ora tornare a studiare la sua discografia successiva. Alcuni brani del primo album in effetti rivelano una funkytudine in nuce. Mi riferisco in particolare a brani come Foxey Lady, Stone Free e Purple Haze. Nonostante le sovrapposizioni con il rock psichedelico, non c'è dubbio che questo album, come gli altri, rappresenti più una continuità che una rottura con le radici della musica hendrixiana. E' probabile, comunque, che l'approccio sperimentalista abbia reso gli influssi black meno evidenti in questo che in altri album.
Risultati immagini per are you experiencedIl secondo album (Axis: Bold As Love, 1967), invece, mostra più chiaramente un'impronta jazz e funk, miscelati efficacemente con sonorità decisamente rock. Mi riferisco in particolare a Up From The Skies (brano dalle sonorità jazzate che descrive la visita di un'extraterrestre sulla Terra), Spanish Castle Magic, Wait Until Tomorrow, Ain't No Telling, Little Wing, You Got Me Floatin', Little Miss Lover (questi ultimi due tra i primi esempi, a mio parere, di quello che poi sarebbe stato chiamato funk-rock).
Il terzo album (Electric Ladyland, 1968) è uno dei lavori più innovativi e sperimentali, e sicuramente una delle più grandi opere rock prodotte in studio. Anche qui non mancano le influenze funky, che in alcuni brani si sarebbero imposte prepotentemente dando vita a combinazioni esplosive. In particolare segnalo Crosstown Traffic, Come On (Let the Good Times Roll), Gypsy Eyes (sicuramente tra i migliori brani funk-rock della storia), Voodoo Child (Slight Return) (anche questo tra le migliori fusioni tra ritmiche funk e sonorità hard rock che siano state create).

L'ULTIMO HENDRIX: L'APOTEOSI DEL FUNK-ROCK
Seppure i primi tre album di Jimi, quelli creati con la band formata da Noel Redding al basso e Mitch Mitchell alla batteria, presentino numerose tendenze funky, essi non vengono quasi mai (ingiustamente) classificati come album funk o funk rock. Questo è sicuramente il prodotto di uno di quegli atteggiamenti denunciati da Vincent, cioè il rifiuto di considerare Jimi Hendrix come un'artista collocabile soprattutto nell'ambito della black music. Continua a prevalere una visione di Jimi come padrino del rock psichedelico e dell'hard rock, di manifestazioni tutto sommato "bianche" della musica anni '60 e '70. Questa visione separa la musica di Jimi dalle componenti blues e funk che, come abbiamo visto, sono fondamentali ed è quindi una visione parziale, profondamente sbagliata. Continuare ad associare Jimi con l'hard rock e col proto-metal significa travisare in buona parte il suo linguaggio e i suoi obiettivi in quanto musicista, che si sarebbero meglio manifestati nelle fasi della Band of Gypsys e della "nuova" Experience.
Risultati immagini per band of gypsys coverAlla base delle errate interpretazioni della musica del primo Hendrix vi sono diversi fattori: anzitutto, in questa prima fase Jimi era succube del mercato musicale e dei produttori, i quali gli imponevano di fare scelte da lui non sempre condivise; conseguentemente, il successo riscosso con i primi album aveva attirato l'attenzione degli ascoltatori più sulle componenti rock e psichedeliche che su quelle funk, sicché la maggior parte dei fan di Jimi Hendrix sono, in questa fase, del tutto incapaci di cogliere la sostanza (intesa come `substantia', "ciò che sta sotto") funk di brani come Purple Haze o Foxey Lady.
Gli ultimi album di Jimi e quelli postumi, però, rivelano un'impostazione che non è travisabile e che è integralmente funky. In effetti, e non c'è da sorprendersi di questo, la critica musicale hendrixiana tradizionale non ha mai espresso pareri entusiastici per questi album. Tuttavia, sono da considerare come i frutti più genuini della musica di Jimi Hendrix. Cito in questo caso il grande Miles Davis:
Quando aveva in formazione quei due inglesi bianchi suonava un sacco in 6/8, ed era questo che, alle mie orecchie, lo faceva suonare un po’ come un hillbilly, un campagnolo; quando però iniziò a suonare con Buddy Miles e Billy Cox nella Band Of Gypsys, penso che abbia tirato fuori veramente quello che aveva sempre avuto dentro. Purtroppo, alle case discografiche e al pubblico bianco piaceva di più quando suonava con due bianchi… Jimi Hendrix veniva dal blues, come me; ci comprendevamo reciprocamente molto bene proprio per questa ragione. Era un grande chitarrista blues, e lui e Sly erano due grandi musicisti naturali: suonavano quello che sentivano. (ibidem)
Risultati immagini per cry of love hendrix Alla fine del 1969 Jimi Hendrix, con la sua nuova formazione composta esclusivamente da musicisti neri, la Band of Gypsys, tiene una serie di concerti di fine anno. Uno di questi concerti sarebbe confluito nell'album live Band of Gypsys (1970), che fonde la psichedelia vecchio stampo con l'approccio funk-rock che ora Jimi è libero di abbracciare, grazie alla nuova band e al fatto di essersi almeno in parte liberato dalle costrizioni discografiche. Tutte la tracce dell'album emanano di funk, ma in particolare menziono Who Knows, Power to Love, We Gotta Live Together. Il nuovo stile di Jimi si caratterizza non soltanto per una più libera tendenza al funk, ma anche per il fatto che ogni traccia, in piena coerenza con la black music, si trasforma in una sempre potenziale jam session.
La durata effimera dell'esperienza con la nuova band (che si sciolse all'inizio del 1970) non frena l'innovazione e la creatività del "nuovo Hendrix" il quale, ricostruita l'Experience con Billy Cox e Mitch Mitchell, prosegue sulla scia delle sue precedenti creazioni. Purtroppo, però, la morte del chitarrista a soli 27 anni il 18 settembre di quello stesso 1970 non gli permette la pubblicazione delle sue ultime creazioni, che verranno recuperate e incluse negli album postumi, i quali comunque confermano il nuovo atteggiamento dell'Experience, decisamente orientato verso un'eclettica fusione di rock, jazz e funk. Brani come Freedom, Ezy Ryder, Dolly Dagger, Izabella, Bleeding Heart sono gli ultimi capolavori che Jimi ci ha lasciato.

CONCLUSIONI
Alla luce di quanto è stato detto finora si possono trarre almeno due conclusioni:
Risultati immagini per rainbow bridge hendrix1) Il funk è una delle principali fonti della musica di Jimi Hendrix fin dagli esordi, nonostante nella prima fase la presenza di una chiara impronta funk sia nascosta e a volte occultata dalla sperimentazione psichedelica; nella prima fase della carriera di Jimi, i produttori, il mercato musicale e la maggior parte degli ascoltatori bianchi lo "costringono" ad approcci prettamente rock e hard rock, e soffocano alla base la funkytudine hendrixiana, sebbene questa sia ben individuabile nei primi album, che restano ad ogni modo punti di riferimento nella scena del rock psichedelico.
2) La vena funk vera e propria si esprime liberamente solo a partire dalla rottura della prima Experience, dall'esperienza con la Band of Gypsys in poi. L'approccio è principalmente ritmico, anche se Jimi non rinuncia a taglienti e feroci assoli blues e psichedelici, e il processo creativo si basa principalmente sulle jam sessions, secondo una chiara impronta black.

Solo tenendo in considerazione questi fatti si potrà rileggere la storia musicale di Jimi Hendrix secondo la giusta prospettiva.

Discografia di riferimento:
Are You Experienced? (1967)
Axix: Bold As Love (1967)
Electric Ladyland (1968)
Band of Gypsys (1970)
Postuma:
The Cry of Love (1971)
Rainbow Bridge (1971)
South Saturn Delta (1997)
First Rays Of The New Rising Sun (1997)
Blue Wild Angel: Jimi Hendrix at the Isle of Wight (2002)
Valleys of Neptune (2010)

Brani di riferimento:
Da Are You Experienced?:
- Foxey Lady
- Stone Free
- Purple Haze

Da Axis: Bold As Love:
- Up From The Skies
- Spanish Castle Magic
- Wait Until Tomorrow
- Ain't No Telling
- Little Wing 
- You Got Me Floatin'
- Little Miss Lover

Da Electric Ladyland:
- Crosstown Traffic
- Come On (Let The Good Times Roll)
- Gypsy Eyes
- Voodoo Child (Slight Return)

Da Band of Gypsys:
- Who Knows
- Changes
- Power to Love
- We Gotta Live Together

Da The Cry of Love:
- Freedom
- Ezy Ryder 

Da Rainbow Bridge:
- Dolly Dagger

Da South Saturn Delta:
- Bleeding Heart

Da First Rays Of The New Rising Sun:
- Izabella 

Da Valleys of Neptune:
- Bleeding Heart (versione differente da quella di SSD)

Fonti
Vincent, Rickey (1998), Funk!: il ritmo, la musica, i protagonisti, edizione italiana, Odoya srl.

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