Per una filosofia del rock - Introduzione

Anche se spesso snobbata negli ambienti intellettuali, la musica rock, fin dagli esordi, ha dimostrato non solo una grande influenza sulla società e sulla cultura dei periodi in cui si è espressa ma anche la capacità di affrontare e reificare in suono alcune delle tematiche più importanti dell'essere umano e sull'essere umano. Oggi vorrei proporre una riflessione circa la necessità di rivisitare e riproporre la storia del rock facendo ampio ricorso ad una riflessione filosofica in senso lato, quindi storica, sociologica, letteraria, psicologica e umana.

Blues, Rock and Roll, Rock
La musica rock intesa in senso moderno è nata indubbiamente all'inizio degli anni '60. Dopo la stagione del rock and roll, prendono piede una serie di declinazioni specifiche di quelle che poi sarebbero diventati i vari sottogeneri del rock. Tutto ciò però, non sarebbe stato possibile senza la rivoluzione del rock and roll e prima ancora, lo sviluppo delle radici del blues.
Il blues delle origini (Delta Blues) è un genere musicale prevalentemente acustico, e si basa su un atteggiamento ritmico profondamente influenzato dalla musica africana, lo shuffle. Con tale termine si indica un portamento "saltellante", tipico non solo del blues, ma anche del jazz e della black music in generale. Lo shuffle, la struttura a 12 battute, la presenza di assoli e di fraseggi basati sulle scale pentatoniche sono tutti elementi che avranno una parte fondamentale nella nascita del rock and roll. Il rock and roll è un fenomeno quasi esclusivamente bianco, anche se alcune tra le personalità più importanti di questo genere sono nere (Chuck Berry, solo per nominare il più importante). E' vero che esso trae le proprie caratteristiche dalla musica nera, ma viene canalizzato nella cultura e nel modo di vivere dei bianchi americani e così confluisce nell'industria musicale dedicata al grande pubblico.
Il rock and roll è fondamentalmente musica da ballo e di svago, la struttura è semplice e ripetitiva. I testi non sono quasi mai impegnati socialmente, anche se ci possono essere riferimenti non banali all'esperienza, spesso difficoltosa, di chi scrive i testi (si pensi, di nuovo, a Johnny B. Goode di Chuck Berry che tratta, con evidenti riferimenti autobiografici, di un ragazzo che, pur di origini umilissime, si fa strada nella società grazie alla sua abilità con la chitarra). Anche il fatto di passare all'utilizzo di strumenti elettrici non è secondario. Ora lo strumento principe del rock, la chitarra, può davvero diventare la protagonista del palco.
Anche se il rock and roll continuerà a far sentire la sua presenza nei decenni successivi, la stagione del rock and roll termina fondamentalmente con l'inizio degli anni '60. Si fa strada un nuovo modo di fare musica. L'eredità del rock and roll si fa ancora sentire, ma si cominciano ad esplorare nuove sonorità e anche nuove concezioni della canzone. Accanto al rock and roll, si fa strada e si afferma il blues rock, in America e poi in Inghilterra.
Nascono le band così come le conosciamo oggi, si afferma, nel rock, la distorsione.
La controcultura influenza parimenti la nascita del rock psichedelico. Il movimento hippie, inneggiando all'amore libero e promuovendo l'uso delle droghe, anche allucinogene, fa da apripista alla rivoluzione sonora del 1967. Doors, Pink Floyd, Jimi Hendrix Experience, Beatles, Velvet Underground, Led Zeppelin, Cream e altri dei maggiori nomi della storia del rock nascono o debuttano in questa stagione.
Nei prossimi articoli cercherò di esporre le innovazioni introdotte di alcuni di questi gruppi, contestualizzandole nel loro contesto storico e musicale e cercando di riflettere sui risvolti non prettamente musicali che esse hanno implicato.

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