Black History Month: Parte II - Approfondimento ritmico: Shuffle e swing
Nei primi anni '30 Duke Ellington cantava It Don't Mean a Thing (If It Ain't Got That Swing) , che divenne un celeberrimo motto oltre che uno standard jazz. Ma cosa significa avere swing ? E cosa distingue uno che ha lo swing da uno che non ce l'ha? Lo swing, così come lo shuffle, è un concetto ritmico difficilmente esprimibile a parole. Ricorrere a nozioni teoriche è sicuramente utile; eppure fermarsi al livello della notazione scritta non è sufficiente per (far) comprendere un concetto ritmico che è evidente soltanto nella sua effettiva realizzazione. Da un punto di vista teorico, un ritmo swing consiste nella manipolazione di una successione di ottavi che non vengono più suonati in maniera "quadrata" (cioè con durata equivalente), ma estendendo la durata del primo ottavo e riducendo, di conseguenza, quella del secondo. Gli ottavi vengono quindi eseguiti con ritmo terzinato. L'origine di questo atteggiamento ritmico è fatto risalire in genere all'